Il 25 ottobre è stato avviato il laboratorio di co-progettazione museale, in collaborazione con il Museo Fondazione Fioroni. Attraverso questo percorso si vuole immaginare, pensare e concretizzare innovazione nel contesto museale.
Ma perché incentivare l’innovazione museale ai giorni nostri?
L’esigenza di innovazione, nel linguaggio tecnico innovation assignment, sentita dal Museo Fioroni è quella di capire come sia possibile accompagnare il visitatore in una soddisfacente esperienza di visita, favorendo la fruizione dei contenuti anche nel contesto digital, cosicché si possa raggiungere il grande pubblico.
La dottoressa Valentina Donadel, conservatrice archeologa, lo racconta così: “Il Museo Civico di Legnago, come la maggior parte dei musei, solitamente interessa a coloro che già sono appassionati della materia. Per tutte le altre persone resta un luogo un po’ ostico: difficilmente scatta la molla per dire ‘Andiamo a fare una visita al museo!’. Con il laboratorio di co-progettazione vogliamo rivolgerci alla vasta platea di potenziali visitatori, accompagnandoli in un’esperienza museale partecipata ed appassionante”.
Obiettivo primo del laboratorio sarà quindi l’esplorazione di tecniche, strumenti e idee che permettano di rendere il museo di Legnago un luogo accogliente anche per coloro che non si sentono troppo vicini all’esperienza museale. Il dottor Nereo Lanzoni, primo FORTH facilitator italiano, guiderà gli 11 partecipanti nel processo creativo e faciliterà l’implementazione dei progetti ideati dal gruppo di lavoro.
La digitalizzazione dell’esperienza museale: il laboratorio di Space13
Il 25 ottobre è stato avviato il laboratorio di co-progettazione museale, in collaborazione con il Museo Fondazione Fioroni. Attraverso questo percorso si vuole immaginare, pensare e concretizzare innovazione nel contesto museale.
Ma perché incentivare l’innovazione museale ai giorni nostri?
L’esigenza di innovazione, nel linguaggio tecnico innovation assignment, sentita dal Museo Fioroni è quella di capire come sia possibile accompagnare il visitatore in una soddisfacente esperienza di visita, favorendo la fruizione dei contenuti anche nel contesto digital, cosicché si possa raggiungere il grande pubblico.
La dottoressa Valentina Donadel, conservatrice archeologa, lo racconta così: “Il Museo Civico di Legnago, come la maggior parte dei musei, solitamente interessa a coloro che già sono appassionati della materia. Per tutte le altre persone resta un luogo un po’ ostico: difficilmente scatta la molla per dire ‘Andiamo a fare una visita al museo!’. Con il laboratorio di co-progettazione vogliamo rivolgerci alla vasta platea di potenziali visitatori, accompagnandoli in un’esperienza museale partecipata ed appassionante”.
Obiettivo primo del laboratorio sarà quindi l’esplorazione di tecniche, strumenti e idee che permettano di rendere il museo di Legnago un luogo accogliente anche per coloro che non si sentono troppo vicini all’esperienza museale. Il dottor Nereo Lanzoni, primo FORTH facilitator italiano, guiderà gli 11 partecipanti nel processo creativo e faciliterà l’implementazione dei progetti ideati dal gruppo di lavoro.
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